Care/tutte e tutti,

 

il terribile sisma del 24 agosto scorso ha cambiato la storia e le nostre vite modificando profondamente un territorio bellissimo, caratterizzato da una natura selvaggia e incontaminata, ricco di tradizioni culturali e opere artistiche uniche.

Questa terra straordinaria l’ho conosciuta proprio per caso.

In un giorno di fine marzo 2008, molto freddo ma con un bel sole, sono venuto per salire la parete sud di cima Lepri (quasi 2500 metri di altezza), una delle cime più selvagge del Parco nazionale dei Monti della Laga.

Arrivato in cima, inforcati gli sci che avevo in spalla durante la ripida salita, chissà perché, invece di dirigermi verso il punto in cui avevo lasciato l’auto, ho fatto un giro più largo e mi sono ritrovato ai piedi della cima vicina, il Pizzo di Sevo, nella frazione di S. Angelo di Amatrice.
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Due vecchine, una purtroppo non c’è più, si godevano i tiepidi raggi di sole del primo pomeriggio e un po’ incuriosite dalla mia presenza si erano domandate da dove provenissi.

A prima vista il Paese era un incanto: a ridosso del bosco, ben protetto dai venti del nord, adagiato sui prati assolati e con molti torrenti intorno; abitato da un pugno di donne e uomini dediti per lo più all’agricoltura di montagna, all’allevamento o a godersi semplicemente una vita dura, scandita dai ritmi di sempre ma lontana dalle nevrosi e dalle frustrazioni del vivere cittadino.

Presto detto e fatto: dopo aver verificato che una casa era in vendita, ho dato corpo al mio sogno e con tre anni di sforzi, sacrifici, energia, ecc..ecc. ho costruito un “rifugio” per quanti volessero soffermarsi a godere di quei luoghi.

Diva Flora, mia figlia, è nata lì e per questi 5 anni ha potuto vivere libera e senza limiti, circondata da 5 piccole fattorie in cui le vacche vanno e vengono dal pascolo in quota senza neppure il bisogno di essere accompagnate, tanto sono padrone del tempo e dello spazio in cui vivono.

Con il tempo sono anche nate e rafforzate le relazioni umane con la comunità circostante del Paese e delle frazioni limitrofe. Un territorio in cui i 3/4 della popolazione è proprietaria di seconde case e vive altrove, ma ha conservato un legame fortissimo con la propria terra d’origine e ci torna sempre, appena possibile, alle feste comandate o in mezzo la settimana, per venire a controllare l’orto o potare gli alberi da frutto, a cercar funghi, a tagliar legna o semplicemente a mangiare una “amatriciana” come si deve o gli gnocchi ricci, in attesa di quella “pensione” che gli potrà permettere di tornare quassù a morire in pace…

In fondo sono l’unico “pazzo” che non ha alcun legame familiare con questa terra e che “…se l’è venuta a cercare!!”

Qui ho conosciuto l’Associazione http://www.amatriceaips.it/ e le belle persone che ne fanno parte.

Dopo il sisma abbiamo aperto un conto corrente dedicato alla raccolta delle donazioni che ci sono state offerte e stiamo attivamente partecipando ad un percorso volto alla costituzione di un Comitato civico (www.comitato336.it) rappresentativo delle popolazioni dei comuni di Amatrice e Accumoli nei confronti delle Istituzioni, per cercare di incidere in qualche modo sulla ricostruzione, sulle modalità e tempi che verranno determinati.

Quello che stiamo cercando di immaginare è un percorso di ricostruzione sostenibile e innovativo che rispetti la vocazione dei luoghi, il meraviglioso paesaggio naturale, la fatica di chi ha scelto di restare e sia aperto all’accoglienza dei popoli e delle future generazioni che vorranno abitarlo.

Lo spirito di solidarietà straordinario che ha spinto le persone a voler fare qualcosa nell’immediato ha portato ad accumulare ingentissimi quantitativi di materiale, spesso sovrabbondante per il numero di persone ancora presenti, con il rischio di sprechi e inutilizzazione.

Per questo il messaggio che vorrei darvi innanzitutto è quello di tenere questa spinta alla solidarietà per il post-emergenza: stanno già emergendo bisogni di altra natura di una realtà che nei mass media è già caduta nel dimenticatoio, si stanno attivando progetti per la popolazione pensati CON la popolazione e non calati dall’alto, e credo che ci sia più bisogno di questo investimento più razionale e a lungo termine, se vogliamo davvero che questo territorio sopravviva allo spopolamento e all’abbandono.

Ancora non abbiamo le idee chiare su come impiegare le risorse economiche che stiamo raccogliendo: la situazione è ancora del tutto emergenziale e l’inverno è alle porte. La maggior parte della popolazione residente è stata trasferita e per i pochi che, malgrado tutto, resteranno in loco si prospettano mesi davvero duri per l’isolamento e le difficoltà quotidiane che, già in condizioni normali, caratterizzano questi luoghi fino alla Primavera inoltrata.

Quel che posso garantirvi, però, è che il processo decisionale sarà aperto e trasparente e frutto della decisione collettiva della gente che abita questi luoghi e sarà rivolto ad opere di cui tutti possano beneficiare. In quanto socio dell’Associazione e promotore della raccolta fondi mi posso impegnare in tal senso.

Nell’effettuare la donazione è preferibile, ove possibile, specificare che la donazione è rivolta all’AIPS e che il contatto è Pietro NEGRI

Pur nella consapevolezza di essere un “sopravvissuto” resta purtroppo in me la sensazione di aver assaggiato un frutto dolcissimo e antico che non sarà più …..nell’attesa di quello che sapremo coltivare e crescere tra qualche tempo con qualche anno in più sulle spalle…

Grazie comunque a tutte/i voi per l’affetto vero e il sostegno che in molti modi avete voluto darmi. Se potete e condividete fate girare questo messaggio.

Pietro

DONAZIONE TERREMOTATI S.ANGELO di AMATRICE – AIPS – Associazione  culturale
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La Comunità’ di  S.Angelo di Amatrice (Rieti – Italia) e dei paesi vicini,  che ha subito i gravissimi danni del  Sisma del 24 agosto 2016, al fine di continuare a vivere nello straordinario territorio di  Amatrice nel cuore  dei monti della Laga, chiede il sostegno di chiunque voglia aiutare la ricostruzione e la rinascita della comunità e dell’economia locale.
Il Presidente AIPS – Mario Feliziani
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BIC: ROMA ITRRXXX
IBAN: IT10S0832773470000000005107
intestato a AIPS Associazione culturale

DONATION IN SUPPORT TO THE EARTHQUAKE VICTIMIS OF S.ANGELO DI AMATRICE – AIPS – CULTURAL ASSOCIATION

The communities of S.Angelo di Amatrice (Rieti – Italy) and the nearby villages have suffered severe damages as result of the earthquake on the 24th of August 2016. To continue to live in this extraordinary place, we ask for the help of anybody that wishes to help us in the rebirth and the rebuilding of the local community and economy.
The president of AIPS
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BIC: ROMA ITRRXXX
IBAN: IT10S0832773470000000005107
Account name AIPS  Associazione culturale